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Il contratto per il progetto pilota sullo studio della storia dello sfruttamento sessuale nell’ambito della Chiesa cattolica romana in Svizzera è stato firmato

Comunicato stampa di CVS/RKZ/KOVOS del 6 dicembre 2021

Moltissime persone hanno patito grandi sofferenze a causa degli abusi sessuali nell’ambito della Chiesa cattolica romana in Svizzera. Un riesame scientifico è un dovere innanzitutto nei confronti delle vittime – anche per trarne un insegnamento per il futuro. La Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), la Conferenza delle unioni degli ordini religiosi e delle altre comunità di vita consacrata in Svizzera (KOVOS) e la Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera (RKZ) hanno affidato all’Università di Zurigo il compito di realizzare uno studio sulla storia dello sfruttamento sessuale nell’ambito della Chiesa cattolica romana in Svizzera dalla seconda metà del XX secolo. A novembre 2021 è stato firmato il contratto. Come prossimo passo le responsabili del progetto costituiranno il gruppo di ricerca e definiranno il modo di procedere. L’avvio effettivo del progetto è previsto per marzo 2022 e allora le committenti e i ricercatori informeranno in modo dettagliato sul progetto. 

Questo incarico è un’importante tappa verso il riesame della tematica degli abusi sessuali nel contesto della Chiesa cattolica romana in Svizzera.

Un gruppo di ricerca del Seminario storico dell’Università di Zurigo (UZH) è incaricato di realizzare uno studio indipendente e di natura storica. Si tratta di un progetto pilota. Lo studio deve valutare le condizioni quadro per riesaminare dal punto di vista storico lo sfruttamento sessuale in ambito ecclesiale dalla seconda metà del XX secolo e costruire in tal modo la base per futuri progetti di ricerca. Il progetto è diretto dalle professoresse Monika Dommann e Marietta Meier. Un consiglio scientifico nominato dalla Società svizzera di storia (SSS) garantisce la qualità scientifica e l’indipendenza del progetto.

Il mandato affidato all’UZH e alla SSS esclude qualunque intromissione nel progetto da parte delle committenti e di terzi. Le committenti sono convinte che questa indipendenza serva a rendere giustizia alle vittime. Pertanto lo studio pilota deve anche mostrare in che modo si dovrà tener conto della voce delle vittime in futuro.

Ora che sono stati firmati i contratti si sta costituendo un gruppo di ricerca. Non appena questo esisterà e il lavoro di ricerca potrà iniziare, a marzo 2022 saranno fornite ampie informazioni in merito al progetto. Per garantire l’indipendenza scientifica e consentire un lavoro di ricerca indisturbato, i media e il pubblico saranno informati nuovamente solo quando saranno disponibili i risultati dello studio. I suddetti risultati saranno riportati in un rapporto conclusivo che sarà pubblicato in tedesco, francese e italiano. Una volta che questo rapporto finale sarà disponibile, le committenti valuteranno i passi successivi.

Contatto:

Stefan Loppacher, codirettore della commissione di esperti «Abusi sessuali in ambito ecclesiale» della Conferenza dei vescovi svizzeri, tel. 079 301 58 67, e-mail: 
stefan.loppacher(at)fgsbk.ch

Allegato:

Quattro domande a Mons. Joseph Maria Bonnemain, vescovo della diocesi di Coira, responsabile di settore della commissione di esperti «Abusi sessuali in ambito ecclesiale» della Conferenza dei vescovi svizzeri. Prima della nomina a vescovo, Mons. Bonnemain è stato segretario della commissione di esperti dal 2002 al 2021.

Informazioni della Società svizzera di storia (SSS) sul progetto:

https://www.abusocontestoecclesiale.ch/

Su questo sito, i contratti tra SBK/RKZ/KOVOS e UZH come con la SSS sono ora accessibili pubblicamente. 

Informazioni della Prof.ssa Dr.ssa Monika Dommann e della Prof.ssa Dr.ssa Marietta Meier sul progetto:

Sito Internet di Monika Domman sul progetto 

Sito Internet di Marietta Meier sul progetto



Engagement renforcé en faveur de l’aumônerie dans les services de santé et sur Internet

Communiqué de presse concernant l’assemblée plénière de la Conférence centrale des 26 et 27 novembre 2021 à Zurich

À partir de 2022, la Conférence centrale octroiera des fonds en vue de mettre sur pied un bureau de coordination œcuménique de l’aumônerie dans les services de santé et pour les activités d’aumônerie sur Internet. Cette décision ainsi que d’autres concernant les subsides financiers alloués aux institutions ecclésiastiques sur le plan national et régional figuraient au cœur de l’assemblée plénière de la Conférence centrale des 26 et 27 novembre 2021. En outre, Renata Asal-Steger a été réélue présidente à l’unanimité pour la période de mandat 2022-2023 ainsi que les cinq membres de la présidence de la Conférence centrale.

Communiqué de presse du 1er décembre 2021

 



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