Sì. I contratti regolano la diffusione pubblica da parte delle Chiese di opere musicali registrate su supporti magnetici audio e audiovisivi disponibili in commercio – indipendentemente dal fatto che si tratti di musica sacra o profana. Importante è che le opere musicali utilizzate vengano rilevate su www.musica-sacra.net.
Sì. I diritti d’autore – e i contratti collettivi – sono validi indipendentemente dalla nazionalità dell’autore/autrice dell’opera.
Sì, se questa musica vien utilizzata dalle Chiese nell’ambito ecclesiastico previsto a tale scopo. Dal punto di vista del diritto d’autore è irrilevante se i CD siano o non siano stati acquistati sul mercato. Determinante è tuttavia il fatto che in linea di massima tali CD siano disponibili in commercio. Anche in tal caso le opere utilizzate vanno rilevate su www.musica-sacra.net.
No. Per poter utilizzare ripetutamente i canti e gli innari (copiati o stampati in più esemplari) va verificato se le opere siano assoggettate al diritto d’autore. Se ciò è il caso, vanno versate le rispettive indennità.
No. Se nel materiale messo da noi a disposizione su internet possono essere ascoltate delle opere musicali protette, vanno versate separatamente le rispettive indennità.
No. La pubblicazione di opere protette dal diritto d’autore va oltre l’uso proprio a scopo ecclesiastico ed è soggetta al versamento delle rispettive indennità.
No. In tal caso vanno versate le rispettive indennità.
Sì, se gli esecutori appartengono esclusivamente a un gruppo ecclesiastico della comunità (p.es. i cori della Parrocchia). .
No, in tutti gli altri casi. Le collette non sono considerate alla pari del pagamento di un biglietto d’entrata.
No. La proiezione pubblica di un film, per esempio durante una manifestazione della comunità parrocchiale, oppure nell’ambito della pastorale universitaria o di un cineforum ecclesiastico, dev’essere autorizzata dal titolare del diritto d’autore.